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2.04.2006
Un presentimento
Le parole che riporto di seguito furono pronunciate dal Sottosegratario di Stato britannico Herbert Samuel nel 1915, in un'epoca densissima di avvenimenti per lo sconvolgimento degli equilibri politici del Medio Oriente che avrebbe causato la Prima Guerra mondiale, e soprattutto per l'attività dei Sionisti ebrei, che seppure frammentati in molti gruppi di idee profondamente diverse e lacerati da conflitti interni, speravano in breve tempo di raggiungere quello che era il loro obiettivo comune: un protettorato dell'Impero britannico in Palestina amministrato autonomamente dai coloni ebrei (national home). Molti speravano nella creazione di uno Stato autonomo ebraico in un prossimo futuro. Ma Herbert Samuel, allora convinto sostenitore della causa sionista, presentò loro questa obiezione. Alla luce degli ultimi sessant'anni di storia palestinese, rivela tutta la sua lungimiranza politica:
"Il sogno di uno Stato ebraico prospero, progressista, e sede di una civiltà brillante, potrebbe svanire, decadendo in una serie di miserabili conflitti con la popolazione araba. E, quand'anche uno Stato così costituito riuscirebbe a evitare o reprimere disordini interni, è dubbio che sarebbe abbastanza forte per difendersi dall'aggressione esterna degi elementi turbolenti da cui è circondato. Il tentativo di realizzare l'aspirazione di uno Stato ebraico con un secolo di anticipo, potrebbe rinviarne di un numero molto maggiore di secoli l'effettiva attuazione. La serietà di questi argomenti è pienamente riconosciuta dai leaders del movimento sionista."